venerdì 1 maggio 2009

Medici inutili, medicine insane (II) – Curiosità del giardino di Epicuro

clip_image002Una costruzione vetusta e cadente nel centro di Londra.

Più che un ospedale sembra una pensione modesta come ce ne sono tante lì intorno: è il St. Mary's Hospital.

Qui, al secondo piano, vi traffica una dottoressa che divi­de il suo tempo tra la corsia ed il laboratorio. Si chiama La Touche, ma scherzosamente è nominata dai colleghi come Old Mouldy, vecchia muffa. Un po' malignamente per il suo aspetto non troppo muliebre, ma soprattutto perché si interessa di muffe e per i suoi studi sugli allergeni responsabili dell'asma bronchiale. Come sempre ne coltiva molte di specie diverse con amore e perseveranza.

L'estate è calda, le finestre spalancate per creare un po di refrigerio...

Al piano di sopra vi lavora un medico impegnato in tutt'altro campo: quello batteriologico. E' il dottor Wright grossa autorità in materia. Ha dato incarico ad un giovane scozzese, suo allievo, di stu­diare l'effetto di una sostanza nota da tempo, il cloruro di mercurio, su vari ceppi di stafilococchi per studiarne l'effetto battericida.

II locale adibito a laboratorio è povero ed angusto, cosparso di vetrini con le più svariate colonie di germi patogeni. Che andrebbero adeguatamente conservati nei luoghi adatti e alle giuste temperature perché non vengano inquinati.

Ma il nostro medico, pur scrupoloso nel suo lavoro, non è un uomo ordinato. Santo Dio, come si può lasciare una cultura di stafilococchi sulla scrivania, per giunta con la finestra aperta e poi andarsene in ferie?

II caldo dell'agosto londinese è passato. A settembre, il no­stro ritorna in laboratorio e impreca sulla sua sbadataggine: il vetrino sulla scrivania è pieno di polvere, controluce presenta addirittura macchie di muffa! Sono scese dal cielo o sono salite da sotto, dal regno della Touche?

Indispettito sta per buttare il tutto nel cestino dei rifiuti, ma... ma tant'è una curiosità, meglio, un gesto istintivo per un batteriologo: cacciare il vetrino sotto il microscopio.I germi sono, malgrado tutto, ancora vivi e vegeti su tutta la superficie tranne che attorno alla muffa dove è comparso un alone come di rugiada perfettamente limpido che gli fa esclamare, tra il sorpreso e il divertito: That's funny, che cosa buffa!

Così, in quel settembre del 1928, Sir Alexander Fleming scopriva la penicillina.

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Tratto da “Medici inutili, medicine insane”

di Clodomiro Mancini

Collana: Curiosità del giardino di Epicuro

Editore: Felice Scipioni

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