venerdì 17 aprile 2009

Le ultime parole – Curiosità del giardino di Epicuro

In queste frasi, alcune delle quali entrate di diritto nella storia, c'è la riconferma del piccolo uomo che diviene libero nell'ultima fase della propria esistenza; il grande personaggio, invece, è diverso anche nella rappresentazione dell'ultimo atto. Egli deve lasciare questo mondo con una frase ad effetto, a conferma, quasi, che la sua esistenza è stata la manifestazione di un disegno superiore.

DONNE CELEBRI

Enrichetta Renan, sorella dello scrittore francese esponente del positivismo, Ernest Renan, dopo aver dato tutta se stessa al fratello, gli dedica anche le ultime parole, quasi scusandosi per 1'immenso affetto: "Ti ho amato come non si ama più, come non si deve forse amare".


Maria Antonietta (1755-1793), moglie di Luigi XVI, avviandosi alla ghigliottina sussurrò all'afflitta cameriera: "Se non dovessi perdere la testa per il boia, la perderei per te". I posteri però non hanno chiarito se la regina di Francia abbia inteso rendere una semplice cortesia alla cameriera o abbia voluto manifestare un suo sentimento intimo di predilezione.

Un vescovo andò a far visita alla principessa de Ligne, moglie del più famoso generale e scrittore belga Carlo de Ligne (1735-1814). All’ improvviso un colpo apoplettico fulminò il vescovo che si riversò cadavere sopra il letto dell'inferma. La
povera principessa ebbe appena il tempo di gridare:"Toglietemi questo vescovo di dosso!” E spirò sotto il fardello del pesante prelato.

  • Tratto da “Le ultime parole”

  • Sottotitolo: Gli ultimi istanti di vita dei grandi della storia

  • Collana: Curiosità del giardino di Epicuro

  • Editore: Felice Scipioni

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