mercoledì 15 aprile 2009

Chi ha preso l’uccello – Curiosità del giardino di Epicuro















II gioco dell'allusione


L'allusione che qui si propone attraverso una serie di poesie popolari, lettere commerciali, menu... è l'allusione sessuata, con particolare riferimento all'organo genitale maschile. Oltre al cazzo, termine oltremodo volgare, l'espressione più comune per indicare il membro virile è I'uccello. E’ così fin dai tempi antichi; infatti già nella Roma repubblicana sono numerose le raffigurazioni di falli alati.

Lacan, prima di impazzire definitivamente, aveva detto più o meno che.., quando si nomina la cosa, essa perde di senso, di valore e diventa un'altra cosa. Se da una parte il gioco è completamente scoperto, dall'altra esiste la foglia d'edera allusiva che serve a non far venire alla luce immediatamente la cosa. Prendiamo, ad esempio, la moda intima: le calze nere di seta non sono forse più eccitanti della pelle stessa? Un paio di belle gambe, se munite di giarrettiera, non suscitano un maggiore eccitamento erotico? Le coppe che sorreggono i seni non producono più effetto dei seni stessi? Una suorina con le gambe all'aria, non ci "impressiona" più di una star discinta?


Già nella seconda meta dell'800 quello spirito bizzarro ed eclettico di Anatole France, rivolgendosi alle donne del suo tempo, affermava: "...le vostre antenate non avevano sui cacciatori delle caverne quel potere che voi oggi avete su di noi. Allora voi eravate utili, necessarie, ma non invincibili... vi mancava il fascino.
Allora voi rassomigliavate agli uomini e gli uomini rassomigliavano alle bestie. Per fare di voi la terribile meraviglia che siete oggi... vi occorsero due cose; la civiltà che vi dette i veli e la religione che ci ha dato gli scrupoli. Da allora voi siete un segreto e un peccato... la follia d'amore è entrata nel mondo"*.
E soprattutto in questa società fallocratica, nell'universo grottesco e oscenofilo quale emerge anche dalla presente raccolta antologica di natura popolaresca e a volte triviale, che l'eccitazione sessuale riceve i propri stimoli esterni sempre meno dalla realtà e sempre più da un 'immagine.


E' questo libello come un piacevole cocktail; senz'altro per chi sa... bere, per chi ne sa gustare la parte nascosta...
Tutto è come un'altalena poggiata su di un piano più o meno allusivo, che a vostro piacere potrete dirigere là dove la vostra "alterata" fantasia vuole.
E non dimenticate che il carattere plebeo e spregiudicato di questa produzione erotica o pornografica, dal contenuto monotonamente convenzionale, dallo "stile" manierato e stucchevole, volgare e artificiale, ha lo scopo di divertire anche se talvolta l'eccessiva scurrilità potrebbe essere di cattivo gusto.
Siamo tuttavia convinti di non avervi propinato scritti indecenti perché anche l'oscenità e la pornografia, quando sono intrise di comicità e di grottesco, perdono fatalmente la possibilità di essere un oltraggio al pudore.
Non ci rimane che augurarvi, signore e signori, buona lettura; o meglio: buon letto-ora.

Tratto da “Chi ha preso l’uccello” - L'allusione fallocratica nella letteratura popolare

Collana: Curiosità del giardino di Epicuro

Editore: Felice Scipioni

2 commenti:

Attimolibero ha detto...

Bellissimo il tuo Blog.
Posso mettere il tuo link sul mio?
Ciao

Frankie Palla ha detto...

Un sincerissimo grazie.
Certamente che puoi. Se vuoi contattami via mail.

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