martedì 21 aprile 2009

Tanti nomi tante storie – Curiosità del giardino di Epicuro

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Può capitare che alcuni cognomi, uniti al nome o alla professione, appaiono talmente ridicoli da sollecitare un cambiamento in chi li porta. II noto cardiologo viterbese Claudio Della Corte, fino al conseguimento della laurea in medicina si chiamava Della Morte. Ma non poteva farsi riconoscere dai pazienti come il medico Della Morte. Meglio cambiar nome.

Del Torto Mauro, laureatosi in giurisprudenza, non poteva rischiare la disoccupazione: chi si sarebbe fatto difendere dall'avvocato Del Torto?

Una tale Assunta che fa di cognome "Davanti", suscita inevitabilmente il riso; c'è anche un'altra Assunta che si chiama "Manno". Poi c'è una certa Placida che ha per cognome "Piscia" ed é coniugata con uno che si chiama "Piazza": ne viene fuori Placida Piscia in Piazza.

Dagli elenchi telefonici risulta che uno di nome Felice, ha per cognome "Mastronzo". Un altro, Lazzaro, fa per cognome "Alzati"...

La scelta del nome da imporre alla prole ubbidisce di regola a tre motivazioni fondamentali. Vi sono i tradizionalisti che rinnovano nei neonati i nomi dei parenti scomparsi: nonni, genitori. fratelli, figli prematuramente defunti. Si tratta del desiderio di far rivivere nel nuovo inquilino del mondo la persona amata che non c'é più, perpetuarne le virtù ed il ricordo, onorarne la memoria.

Vengono poi quelli che nella scelta del nome da imporre all’ ignaro pargoletto, seguono le mode e la passione patriottica, politica, ideologica, letteraria, sportiva... Si hanno cosi nomi famosi del momento: attori del cinema e del teatro; canzonettisti del varietà, della radio, mezzibusti della televisione, dello spettacolo; personaggi della cronaca, della politica, dello sport.

Infine vi sono i classici che ispirano la loro scelta al martirologio cristiano, ovvero ai Santi del Calendario o ai protagonisti del Vecchio e Nuovo Testamento; oppure a personaggi della mitologia greco-romana, della storia e della letteratura classica. Ai giorni nostri furoreggiano i nomi dei serials televisivi. delle soap-opere degli States e delle telenovelas. La più accurata ricerca sui nomi degli italiani, risale al 1981. Fu elaborata dal prof. Emidio De Felice per conto della SEAT, la Società che compila gli elenchi degli abbonati al telefono di tutta Italia, pari a 11 milioni, 427 mila 655 utenti privati.

II prof. De Felice fornisce le 300 forme nominali (150 maschili e 150 femminili) più diffuse. In testa ai nomi maschili si trova Giuseppe imposto a 1.717.591; per le donne è Maria, portato da 2.454.853 soggetti.

Alla coppia evangelica seguono: Giovanni (1.105.170) ed Anna (985.457); poi Antonio (1.047.918) e Giuseppina (600.243). Particolare curioso: le forme nominali maschili, riguardanti un solo individuo in tutta Italia, sono 55.040.

In un paese come il nostro, dove proliferano gli "oroscopari", i veggenti, i maghi, gli indovini, gli astrologi ed ogni sorta di fattucchieri che si arricchiscono allegramente sulla credulità e la superstizione della gente, non poteva mancare l'uso dei nomi a scopi divinatori. E' stata così formata l'ennesima pseudo-scienza battezzata Onomanzia. I nuovi "scienziati" sostengono, con incredibile disinvoltura, "che ogni nome soggiace a determinati influssi" ovvero che "i nomi, al pari delle costellazioni, possono influenzare il destino delle persone che li portano" ! Se cosi fosse, sarebbe facile assicurare alla propria prole un ottimo desti­no, imponendo a tutti i nati i nomi di Fortunate, Bonaventura, Creso, Felice e Felicissima, la giovane catecumena che nel 164 venne decapitata ma che gode le gioie del Paradiso circondata dai Cherubini che le cantano le lodi.

C'è stato anche chi, trascinato dalla moda e dagli entusiasmi del momento, nello scegliere il nome per il proprio pargoletto, è incorso in macroscopiche cantonate. Di esempio eclatante è rimasto il caso di alcuni nati all'epoca della conclusione della prima guerra mondiale che vennero bollati con il nome di "Firmato". Lo strano nome derivava dalla circostanza della sottoscrizione dello storico bollettino della Vittoria (Firmato: Diaz). Quel "Firmato" era stato preso per il nome del generale Diaz !

Conseguenze derisorie ebbe una battezzata Rosa che per sua sventura aveva un cognome singolare: Culino; cosicchè, andando a scuola, all'appello della maestra: "Culino Rosa" si sollevava ogni volta un'incontenibile ilarità nella scolaresca; non secondario, lo sconforto dell' alunna e l'imbarazzo dell'insegnante. La questione venne risolta invertendo l'ordine, nel procedere all'ap­pello: prima i nomi e poi i cognomi di tutti gli scolari.

 

Tratto da “Tanti nomi tante storie”

Autore: Angelo La Bella

Collana: Curiosità del giardino di Epicuro

Editore: Felice Scipioni

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