venerdì 20 febbraio 2009

Bukowski - Panino al Prosciutto




















La nostra insegnante d'inglese, Miss Gredis, era la perfezione assoluta. Era una bionda con il naso lungo e affilato. Il naso non era granché, ma non lo si notava nemmeno, guardando il resto del corpo.

Indossava vestiti attillati con profonde scollature a V, scarpe nere col tacco alto e calze di seta. Era sinuosa come un serpente e aveva due gambe lunghe, bellissime.

Restava seduta in cattedra solo per fare l'appello. Dopo l'appello scendeva giù e andava a sedersi su un banco vuoto di fronte a noi. Miss Gredis se ne stava appollaiata lassù con le gambe accavallate e la sottana alzata. Mai avevamo visto caviglie, gambe e cosce come quelle. Be', c'era Lilly Fischman, ma Lilly era una ragazzina troppo cresciuta, mentre Miss Gredis era una donna fatta. E potevamo guardarla con comodo, per un'ora intera ogni giorno. Non c'era ragazzo nella classe che non sentisse con tristezza il suono del campanello, alla fine dell'ora di inglese.
Parlavamo sempre di lei.


" Credete che voglia farsi scopare? ".
" No, vuol solo provocare. Lo sa che ci fa diventare matti, e si diverte, è l'unica cosa che le interessa ".
" Io so dove abita. Una di queste sere vado a trovarla ".
" Non ci credo! Ti ci vorrebbe un bel fegato! " .
" Ah, non ci credi, eh? Non ci credi? La scoperò a sangue. E’ quello che vuole ".
" Un tizio di seconda ha detto che una sera è andato a trovarla ".
" Ah si? E cosa è successo? ".
" Gli ha aperto la porta in camicia da notte, con le tette praticamente di fuori. Lui le ha detto che aveva dimenticato che compiti c'erano per il giorno dopo. Lei gli ha detto di entrare ".
" Non è una palla? ".
" No, lo giuro. Ma non è successo niente. Lei gli ha fatto il té, gli ha detto che compiti c'erano e poi lui se n'è andato ".
" Se io fossi riuscito a entrare, non me ne sarei certo andato a mani vuote ".
" Ah si? E cos'avresti fatto? ".
" Prima glielo avrei messo dentro, poi le avrei leccato la fica, poi gliel'avrei sfregato in mezzo alle tette e poi l'avrei costretta a succhiarmelo ".
" Ma senti, senti... il nostro sognatore. Hai mai scopato? ".
" Cazzo si, certo che ho scopato. E parecchie volte ".
" E com'è andata? ".
" Uno schifo ".
" Non sei riuscito a venire, eh? ".
" No, sono venuto dappertutto, pensavo di non riuscire più a fermarmi ".
« Ti sei sporcato la mano, eh? ».
" Ah, ah, ah, ah! ". " Ah, ah, ah, ah, ah, ah ! ". " Ah, ah! ".
" Sei venuto in mano, eh? ".
" Andate a fare in culo ! "
" Non credo che qualcuno di noi abbia mai scopato davvero ", disse uno dei ragazzi.

Ci fu un attimo di silenzio.

" Balle. Io ho scopato per la prima volta a sette anni ".
" Roba da ridere. Io ne avevo quattro, la prima volta ".
" Si, Rosso. Raccontalo a qualcun altro ".
" Con una bambina piccola ".
" E ti è venuto duro? ".
" Certo ".
" E sei venuto? ".
" Credo di si. Qualcosa è schizzato fuori ".
" Certo. Le hai pisciato nella fica, Rosso ".
" Balle ! ".
" Come si chiamava? ".
" Betty Ann ".
" Cazzo ", disse il ragazzo che sosteneva di aver scopato a sette anni.
" Anche la mia si chiamava Betty Ann ".
" Quella puttana ", disse Rosso.



Tratto da "Panino al prosciutto"
Charles Bukowski

5 commenti:

Madame K ha detto...

Come mai sono finita tra i tuoi blogs amici? Errore? Vanità? Masochismo? Schizofrenia? Delirio? Dimmi... sono tutta orecchie, che tanto i capelli non li ho più...

Frankie Palla ha detto...

Triangolo di stoffa e due laccetti.

B** ha detto...

quando le citazioni sono di questo livello... come non affezionarsi all'istante ad un blog...

Madame K ha detto...

Lo sapevo... il triangolo attira sempre! :-)))

Ponga ha detto...

Hihihihihi...uao,che dialogo interessante,somiglia tanto a quelli che fanno nella mia classe!!!

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