mercoledì 6 maggio 2009

I santi guaritori

Ne abbiamo tanti. Così numerosi da non avere sempre garantito un posticino nel calendario. Molti sono guaritori: non proclamati tali dall'autorità ecclesiastica ma addottorati a fu­ror di popolo anche senza l'esplicito consenso della Chiesa. Ai confini dell'eresia dunque, nel creare questo inconsapevole politeismo, seppur fatto con animo puro. Ogni uomo di ogni tempo si è rivolto al suo Dio per riavere o conservare il bene supremo della salute. Nella religione cattolica quale miglior tramite tra l'uomo e la divinità se non la figura del santo che conosce meglio di ogni altro le pene del postulante per averle egli stesso patite in vita?

Proprio il tipo del martirio subito, determina, in molti casi, la "specializzazione" del Santo taumaturgo.

Cosi S. Eustorgio, primo vescovo di Milano, che ebbe il cranio spaccato da un colpo d'ascia, guarisce il mal di capo.

S. Agata, patrona di Catania, cui furono amputate le mammelle, cura le malattie del seno.

S. Apollonia, cui furono strappati i denti cura, manco a dirlo, gli stessi.

E Santa Lucia... beh, non pare che essa abbia subito il martirio che la leggenda popolare e gli artisti le hanno attribuito, ma pare che la sua "specializzazione oculistica" sia nata da un miracolo compiuto in vita.

Questo vale anche per S. Biagio, specialista delle malattie della gola, per aver tolto una lisca di pesce dalle fauci di un bambino che stava per soffocare.

A volte la cosa nasce da strane evenienze. Cosi S. Raimondo vescovo spagnolo, detto Nonnato (non-nato) per essere venuto alla luce con taglio cesareo dalla madre morta, è il protettore delle gestanti e dei neonati.

In certi casi la specializzazione nasce semplicemente da certe assonanze del nome che ricordano alcune parti del corpo.

Cosi S. Aureliano è preposto alla cura delle malattie delle orecchie perché il suo nome ricorda la parola "aures".

S. Fara, vergine badessa del VII sec,, deve al suo nome la proprietà di rendere più acuta la vista. E per lo stesso gioco fonetico in Francia S. Saturnino, detto Atourdy, cura le sindromi vertiginose e così via.

 

Da quando è stato istituito il S.S.N. (servizio sanitario nazionale) le invocazioni ai Santi del Paradiso sono aumentate vertiginosamente.

 

Tratto da “Medici inutili, medicine insane”

di Clodomiro Mancini

Collana: Curiosità del giardino di Epicuro

Editore: Felice Scipioni

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