Un uomo onesto, un uomo probo
tralalalallatralallalero
s'innamorò perdutamente
d'una che non lo amava niente.
Gli disse "Portami domani"
tralalalallatralallalero
gli disse "portami domani
il cuore di tua madre
per i miei cani".
Lui dalla madre andò e l'uccise
tralalalallatralallalero
dal petto il cuore le strappò
e dal suo amore ritornò.
Non era il cuore non era il cuore
tralalalallatralallalero
non le bastava quell'orrore
voleva un'altra prova
del suo cieco amore.
Gli disse "Amor, se mi vuoi bene"
tralalalallatralallalero
gli disse "Amor se mi vuoi bene
tagliati dei polsi le quattro vene".
Le vene ai polsi lui si tagliò
tralalalallatralallalero
e come il sangue ne sgorgò
correndo come un pazzo da lei tornò.
Gli disse lei ridendo forte
tralalalallatralallalero
gli disse lei ridendo forte
"L'ultima tua prova sarà la morte".
E mentre il sangue lento usciva
e ormai cambiava il suo colore
la vanità fredda gioiva
un uomo s'era ucciso per il suo amore.
Fuori soffiava dolce il vento
tralalalallatralallalero
ma lei fu presa da sgomento
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De Andrè,
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quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato
quando a lei niente era restato
non il suo amore, non il suo bene
ma solo il sangue secco delle sue vene.
Fabrizio De André
5 commenti:
Quando avevo vent'anni, la mia canzone preferita.
la ascolto una volta al dì.
ah la musica italiana...poi penso a sanremo... e mi vien da piangere..
Mi accontenterei del tuo fegato.Se poi mi portassi anche un paio di cipolle, direi che la mia fame di te potrebbe definirsi soddisfatta...semmai sentissi ancora un languorino, sono certa sarai così magnanimo da concedermi ancora qualche piccola parte di te..
Perfetta antitesi della canzone dell'amore perduto.
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